NUOVA SEDE!

Il nostro nuovo studio adesso si trova in Via Sarnella, 19 - Nola (NA)
(Presso lo studio multidisciplinare al 1° Piano)

TI ASPETTIAMO!

Chi sono...

Informazioni su di me...



Sono la Dott.ssa Mariangela Caccavale, Psicologa clinica dell'età evolutiva specialista in Psicoterapia Sistemico Relazionale.
Ho conseguito la laurea magistrale nel dicembre 2004 presso la Seconda Università degli Studi di Napoli (SUN), e il diploma di specializzazione quadriennale come psicoterapeuta nel dicembre 2009 presso l'Istituto di Terapia Relazionale (I.Te.R) di Caserta della Dott.ssa Rossella Aurilio.
Iscritta all'Ordine degli psicologi della Campania nel Novembre 2006 con n. 2669. Svolgo la pratica clinica come terapeuta dal 2007 presso il Centro di Riabilitazione AIAS di Cicciano (NA); e dal 2006 come responsabile di strutture residenziali per minori a rischio, trattando in particolar modo il disagio adolescenziale, con interventi che hanno coinvolto sempre le famiglie.
Dal 2007 collaboro come Consulente Tecnico di Ufficio (CTU) presso il Tribunale Ordinario di Nola occupandomi di separazioni e affidi. Dal 2014 al 2016 ho conseguito il Master ABA di II livello, presso l'Istituto di Formazione e Ricerca IRFID di Ottaviano (NA), per l'analisi del comportamento applicata, con particolare attenzione ai Disturbi dello spettro autistico.





La Psicoterapia

Che cos'è la Psicoterapia...



Etimologicamente la parola psicoterapia significa "cura dell'anima". E' una pratica terapeutica della psicologia clinica e della psichiatria, ad opera di uno psicoterapeuta, psicologo o medico specializzato, che si occupa della cura di disturbi psicopatologici di natura ed entità diversa, che vanno dal modesto disadattamento o disagio personale fino alla sintomatologia grave, e che possono manifestarsi in sintomi tali da nuocere al benessere di una persona fino ad ostacolarne lo sviluppo, causando fattiva disabilità nella vita dell'individuo.

Attivita'

Attività psicologiche cliniche dello studio...



-Centrate sulla salute, il cambiamento e la crescita di individui, coppie, famiglie e gruppi;
- Diagnosi, valutazioni, sostegno, utilizzo di test psicologici, consulenze.

Terapia

La nostra Terapia...



MODELLO SISTEMICO-RELAZIONALE

Secondo l'approccio sistemico - relazionale i sintomi e il disagio del singolo individuo sono il risultato di un intreccio complesso tra esperienza soggettiva, qualità delle relazioni interpersonali più significative e capacità cognitive di autovalutazione della propria situazione. Alla base del sistema c'è il principio di "causalità circolare", e nell'ottica della definizione del "ciclo vitale della famiglia" si presuppone l'incontro con alcuni "eventi nodali" che attraverso la disorganizzazione -riorganizzazione del sistema stesso, implicano il superamento di alcuni compiti di sviluppo che permettono il passaggio da una fase all'altra.
Il sintomo di una persona, oltre ad esprimere un conflitto psichico, acquisisce una funzione specifica all'interno del sistema relazionale in cui emerge. Quindi il sintomo segnala alla famiglia l'esistenza di un disagio, e nello stesso tempo, rende innocuo il suo potere distruttivo, accentrando su di sè tutte le preoccupazioni degli altri membri.
La terapia familiare interviene attraverso varie tecniche di lavoro sulle famiglie operando su quattro livelli principali di osservazione:

- la storia trigenerazionale della famiglia (nonni-genitori-figli);
- l'organizzazione relazionale e comunicativa attuale della famiglia;
- la funzione del sintomo del singolo individuo nell'equilibrio della famiglia;
- la fase del ciclo vitale della famiglia in cui si presenta il sintomo del singolo.

Quindi, in tale ottica, le tecniche che si utilizzano hanno per obiettivo la modificazione delle regole del sistema,
ovvero la modificazione delle modalità di comunicazione e di interazione tra i membri.

LE ORIGINI

Nasce intorno agli anni '40 negli Stati Uniti esclusivamente come Terapia della Famiglia, da ricerche di psicoanalisi e di ricercatori e clinici di formazione sistemica, che si occupavano di studiare il comportamento dei pazienti e la loro famiglia di origine. Così nel 1951 viene proposta da Bateson l'utilizzo della comunicazione come un nuovo modello scientifico e si afferma la necessità di una rottura con la tradizione ed un profondo rinnovamento del linguaggio e delle categorie concettuali del nuovo paradigma. In Italia si distinguono due linee di tendenza: la prima fa capo alla Selvini Palazzoli che opera sulla famiglia intesa come "sistema di interazioni" abbandonando ogni interesse per l'individuo, se non in quanto membro di un sistema. L'altra, che fa capo ai ricercatori romani, guarda alla famiglia come ad un sistema aperto capace di autogestirsi ed in costante trasformazione: l'individualità e gli aspetti della personalità di base dei singolo membri del sistema, compreso il terapeuta, vengono valorizzate ed utilizzate come potenziali trasformativi. Ciò che diventa importante è l'uso del Sè del terapeuta, ovvero alla capacità che quest'ultimo ha di conoscere e di utilizzare sia le caratteristiche della propria personalità che le istanze emozionali per la costruzione di un'efficace relazione terapeutica. Pertanto la famiglia diventa un sistema attivo e non solo reattivo. La Terapia Familiare è sempre più vista come psicoterapia attraverso la famiglia per affrontare oltre il disagio collettivo anche quello del singolo individuo. L'evoluzione del modello sistemico, superando l'idea esclusiva della terapia congiunta con la famiglia, permette di convocare i sottosistemi in setting distinti e soprattutto, consente di legittimare la psicoterapia sistemica individuale.